13 ottobre: Anniversario dell’ultima apparizione a Fatima
Il miracolo del sole
Il miracolo del sole
Oggi
ricordiamo l’anniversario dell’ultima apparizione di Fatima e questa
necessariamente ci porta a scoprire il meraviglioso miracolo che è
avvenuto durante l’ultima apparizione della Mamma Celeste: Il miracolo
del sole.
Negli
ultimi anni sentiamo spesso del miracolo del sole, documentati con foto
o video, nei diversi luoghi legati alle apparizioni mariane. E’
importante così scoprire che cosa sia il vero miracolo del sole, cosa ha
significato il miracolo del sole avvenuto a Fatima e che messaggio
offre questo miracolo.
“Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitarlo tutti i giorni… È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”. – Questo è il primo messaggio della Vergine ai tre pastorelli.
La
Madonna, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai veggenti di Fatima un
grande miracolo, affinché tutti credessero: man mano che si avvicinava
il giorno fatidico, l’attesa diventava sempre più impaziente e
mobilitava folle mai viste precedentemente.
Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del 19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da Dona Madalena de Martel Patricio: “Si erano spopolati paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia sulle strade gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…”.
E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida, dà questa descrizione: “Sulla strada s’incontrano i primi gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti scalzi.
Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima, ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.
A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande fiasco”.
Il momento fissato era il mezzogiorno solare. La pioggia cessò e alcuni istanti dopo i tre bambini vedono il lampo e Lucia grida: “Silenzio! Silenzio! Viene la Madonna, viene la Madonna!”.
E la Madonna, per l’ultima volta, viene a posare i suoi piedi verginali sopra l’elce dei giorni precedenti.
Lucia entra in comunicazione diretta con lei e non sente la mamma che le dice: “Guarda bene, figlia; guarda di non ingannarti!”.
Una nube argentea avvolge il candido gruppo come una tenue voluta di incenso.
Lucia si rivolge con la semplicità di sempre alla Vergine che le appare: “Che volete da me?” – “Voglio dirti che si costruisca qui una Cappella in mio onore. Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno presto alle proprie case” – “Ho molte grazie da chiederVi. Le esaudirete?”, esclama Lucia. – “Alcune sì, altre no”, risponde la Vergine. E aggiunge: “È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”.
E, assumendo un’aria di tristezza, continua: “Non offendano più Gesù che è già troppo offeso”. – “Non volete più niente da me?”, domanda infine Lucia. – “Non voglio altro”, risponde la bianca Signora. – “Io pure non Vi chiedo più nulla”, conclude Lucia.
E la Madonna del Rosario si accomiata, per l’ultima volta, dai suoi tre confidenti.
La visione è più splendente del sole! Mentre i fanciulli contemplavano estatici, ha inizio il miracolo annunziato: stupendo come nessuno avrebbe osato sperare.
E furono testimoni del “miracolo del sole” circa sessantamila persone.
Mons. Angelo Comastri
Tratto dalla rivista “Madre di Dio”, ed.San Paolo (novembre 2003)
La
Madonna, per il 13 Ottobre, aveva promesso ai veggenti di Fatima un
grande miracolo, affinché tutti credessero: man mano che si avvicinava
il giorno fatidico, l’attesa diventava sempre più impaziente e
mobilitava folle mai viste precedentemente.Riferisce il giornale portoghese ‘O Dia’ in un reportage del 19 Ottobre 1917, che oggi sappiamo essere stato citato da Dona Madalena de Martel Patricio: “Si erano spopolati paesi, villaggi e città vicine. Fin dalla vigilia sulle strade gruppi di pellegrini si avviavano a Fatima…”.
E il giornale ‘O Seculo’, per la penna di Averlino de Almeida, dà questa descrizione: “Sulla strada s’incontrano i primi gruppi di pellegrini che vanno verso il luogo santo, distante ben più di venti chilometri. Uomini e donne sono quasi tutti scalzi.
Al sorger dell’alba, nuovi gruppi si avviano intrepidi e attraversano l’abitato, il cui silenzio viene rotto dall’armonia dei loro canti. Il sole nasce, ma la volta del cielo minaccia la pioggia. Le nubi nere si ammucchiano proprio verso Fatima, ma nulla può arrestare coloro che, da tutte le strade e con tutti i mezzi di locomozione, confluiscono al paese.
A mezzogiorno del 13 Ottobre 1917 la vallata era un mare di gente: era piovuto durante tutta la notte e continuava a piovere, ma l’attesa era grande…, anche se qualcuno era venuto per deridere e assistere allo spettacolo del grande fiasco”.
Il momento fissato era il mezzogiorno solare. La pioggia cessò e alcuni istanti dopo i tre bambini vedono il lampo e Lucia grida: “Silenzio! Silenzio! Viene la Madonna, viene la Madonna!”.
E la Madonna, per l’ultima volta, viene a posare i suoi piedi verginali sopra l’elce dei giorni precedenti.
Lucia entra in comunicazione diretta con lei e non sente la mamma che le dice: “Guarda bene, figlia; guarda di non ingannarti!”.
Una nube argentea avvolge il candido gruppo come una tenue voluta di incenso.
Lucia si rivolge con la semplicità di sempre alla Vergine che le appare: “Che volete da me?” – “Voglio dirti che si costruisca qui una Cappella in mio onore. Io sono la Madonna del Rosario. Continuate a recitare il Rosario tutti i giorni. La guerra sta per finire e i soldati torneranno presto alle proprie case” – “Ho molte grazie da chiederVi. Le esaudirete?”, esclama Lucia. – “Alcune sì, altre no”, risponde la Vergine. E aggiunge: “È necessario che i peccatori si convertano, che chiedano perdono dei loro peccati”.
E, assumendo un’aria di tristezza, continua: “Non offendano più Gesù che è già troppo offeso”. – “Non volete più niente da me?”, domanda infine Lucia. – “Non voglio altro”, risponde la bianca Signora. – “Io pure non Vi chiedo più nulla”, conclude Lucia.
E la Madonna del Rosario si accomiata, per l’ultima volta, dai suoi tre confidenti.
La visione è più splendente del sole! Mentre i fanciulli contemplavano estatici, ha inizio il miracolo annunziato: stupendo come nessuno avrebbe osato sperare.
E furono testimoni del “miracolo del sole” circa sessantamila persone.
Mons. Angelo Comastri
Tratto dalla rivista “Madre di Dio”, ed.San Paolo (novembre 2003)
Il 13 ottobre 1930,
col documento A Divina Providência, il vescovo di Leiria José Alves
Correia da Silva dichiarò “degne di credito le visioni dei fanciulli
nella Cova da Iria”, autorizzando ufficialmente il culto della Madonna
di Fatima col titolo di Nossa Senhora de Fátima. Questo ha portato
quindi anche al riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa cattolica
della “natura soprannaturale del miracolo del sole”.
Desideriamo così sottolineare il significato della parola “miracolo” per la Chiesa:
“S.Tommaso d’Aquino:
«La parola miracolo deriva da meraviglia. E la meraviglia sorge dinanzi
a effetti evidenti le cui cause rimangono occulte: così capita di
meravigliarsi a chi vede un’eclisse di sole e ne ignora la causa, come
fa osservare Aristotele [cfr. Metafisica, I, 2]. Può darsi però
che la causa di un fatto sia nota a qualcuno pur rimanendo occulta ad
altri. Allora il fatto può riuscire meraviglioso per alcuni, ma non per
tutti: come di un’eclisse di sole resta meravigliato l’ignorante, ma non
l’astronomo. Il miracolo, invece, è un fatto totalmente meraviglioso,
poiché ha una causa veramente occulta per tutti. E tale causa è Dio.
Quindi le opere compiute da Dio fuori dell’ordine delle cause da noi
conosciute vengono dette miracoli» (Summa theologiae, I, q. 105, a. 7).
Il miracolo
deve essere quindi in grado di “puntare” verso una causa corrispondente
ed adeguata, che possa essere riconosciuta, in modo non ambiguo,
nell’azione personale di Dio. L’azione divina, in quanto personale, non
si esaurisce nel semplice fatto prodigioso in quanto tale, ma possiede
una dimensione ed una finalità rivelative, è una comunicazione in favore
dell’uomo.
Latourelle (1987)
propone una formulazione strutturata e concisa definendo il miracolo
come «un prodigio religioso, che esprime nell’ordine cosmico (l’uomo e
l’universo) un intervento gratuito e speciale del Dio di potenza e di
amore, che rivolge agli uomini un segno della presenza ininterrotta nel
mondo della sua Parola di salvezza»”
Entriamo
nei dettagli, attraverso le testimonianze dei presenti al miracolo del
sole, comprendiamo un messaggio importante che tale miracolo ci offre:
“La Vergine Santa aveva moltiplicato i suoi prodigi per confermare la verità delle affermazioni dei piccoli veggenti e, in definitiva, la verità del Vangelo di Gesù. Perché la preoccupazione di Maria è una sola: farci capire che quel che ha detto Gesù è tutto vero, anzi: è la Verità!”
Di
fatti i bimbi, in un’apparizione, chiesero alla Madonna di aiutarli e
compiere un miracolo che dimostrasse inequivocbilmente che loro non
mentivano.La Madonna allora promise loro: In ottobre farò il miracolo perché tutti credano.
I racconti dei testimoni
Il resoconto di un testimone oculare, il dott. José Maria de Almeida Garrett, professore alla Facoltà di Scienze di Coimbra, Portogallo
“Saranno
state circa le tredici e trenta pomeridiane quando, nel punto esatto
dove si trovavano i fanciulli si alzò una colonna di fumo, sottile,
bella e azzurrina, che si estendeva per almeno due metri sopra le loro
teste, e a quella altezza evaporava.Questo fenomeno, perfettamente visibile a occhio nudo, durò pochi secondi.
Non avendo preso nota della sua durata, non so dire se era più o meno di un minuto. Il fumo si dissolse improvvisamente, e dopo un po’ si riformò una seconda volta, e poi una terza.
Il cielo, che era stato nuvoloso tutto il giorno, improvvisamente si schiarì: la pioggia cessò e sembrò che il sole stesse per riempire di luce la campagna circostante, che in quella mattinata invernale appariva così malinconica.
Io stavo guardando il luogo delle apparizioni in una serena, anche se fredda, aspettativa di qualcosa che doveva accadere, e la mia curiosità diminuiva per il lungo tempo che era passato senza che nulla attirasse la mia attenzione. Il sole, pochi istanti prima, si era fatto largo tra la spessa coltre di nuvole che lo nascondevano e ora risplendeva chiaro e intenso.
Improvvisamente udii il clamore di centinaia di voci e vidi che la folla si sparpagliava ai miei piedi … voltava la schiena al luogo dove, fino a quel momento, si era concentrata la sua attesa e guardava verso il sole dall’altro lato. Anche io mi sono rivoltato verso il punto che richiamava lo sguardo di tutti e potei vedere il sole apparire come un disco chiarissimo, con i contorni nitidi, che splendeva senza offendere la vista. Non poteva essere confuso con il sole visto attraverso una nebbia (che non c’era in quel momento) perché non era né velato né attenuato. A Fatima esso manteneva la sua luce e il suo calore e si stagliava nel cielo con i suoi nitidi contorni, come un largo tavolo da gioco. La cosa più stupefacente era il poter contemplare il disco solare, per lungo tempo, brillante di luce e calore, senza ferirsi gli occhi o danneggiare la retina. [Durante questo tempo] il disco del sole non rimase immobile: aveva un movimento vertiginoso [ma] non come lo scintillìo di una stella in tutto il suo splendore perché esso girava su se stesso in folli giravolte.
Durante il fenomeno solare che ho appena descritto, avvenne anche un cambiamento di colore nell’atmosfera. Guardando verso il sole, ho notato che tutto stava diventando più scuro. Ho guardato prima gli oggetti più vicini e poi ho esteso il mio sguardo ai campi fino all’orizzonte. Vidi ogni cosa assumere il colore dell’ametista. Gli oggetti intorno a me, il cielo e l’atmosfera, erano dello stesso colore. Ogni cosa, sia vicina che lontana era cambiata, assumendo il colore di un vecchio damasco giallo. Sembrava che la gente soffrisse di itterizia e io ricordo di aver provato un senso di divertimento vedendo le persone sembrare così brutte e sgradevoli. La mia stessa mano era di tale colore.
https://innamoratidimaria.wordpress.com/2017/10/13/13-ottobre-anniversario-dellultima-apparizione-a-fatima-6/
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